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Il nuovo Portale ICCU delle biblioteche e degli istituti culturali

12/04/2019

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Giovedì 11 aprile 2019 nella Sala Spadolini del Collegio Romano è stato presentato il progetto “Portale delle biblioteche e degli istituti culturali”: una piattaforma innovativa, progettata per l'accesso integrato a tutto il patrimonio bibliografico e  alle risorse digitali prodotte o conservate dalle istituzioni che partecipano ai progetti nazionali coordinati dall' ICCU - Istituto Centrale per il catalogo Unico.

Un'unica interfaccia permetterà di accedere a milioni di dati, libri, giornali e riviste, manoscritti,immagini, registrazioni audio e video, messi a disposizione da oltre 6.300 biblioteche e istituti culturali. A realizzare quest’ ambizioso progetto, sotto la guida dell’ICCU, un team composto da tre società esperte negli ambiti cultura e beni culturali: GruppoMeta, DM Cultura e Inera.

Simonetta Buttò, direttrice ICCU, ha presentato il progetto evidenziando la necessità di dare voce al policentrismo del patrimonio culturale italiano promuovendone la fruizione verso un pubblico sempre più ampio e non solo verso esperti e addetti del settore. Il nuovo portale dovrà essere agile; utilizzare un linguaggio accessibile; restituire la complessità dei contenuti culturali nella loro correlazione semantica; semplificare senza banalizzare. Non sarà una nuova digital library ma uno spazio dove mettere al sicuro contenuti profondamente variegati e accedervi da qualunque dispositivo.

La giornata dell’11 aprile si è aperta con i saluti del ministro Alberto Bonisoli (che non ha potuto essere presente) e del direttore generale Biblioteche e istituti culturali del Mibac, Paola Passarelli.

Successivamente sono intervenuti il professore Giovanni Solimine (Sapienza Università di Roma) che ha sottolineato quanto sia importante attivare la “pazienza cognitiva” al fine di accedere a contenuti di qualità e vincere la sfida della complessità; Claudio Leombroni (Ibc - Istituto per i beni artistici culturali e naturali  della Regione Emilia Romagna) che ha posto l’accento sull’importanza per le biblioteche “di dovere, allo stesso tempo, comprendere e farsi comprendere dalla contemporaneità”; Alberto Petrucciani (Comitato tecnico  scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali) che ha illustrato punti di forza - Un processo di integrazione che avviene alla fonte; un team valido e preparato - e criticità potenziali del progetto - Il nuovo sistema dovrà essere, in primis, tecnologicamente valido ma sarà fondamentale trovare il modo giusto per comunicare agli utenti come  utilizzare efficacemente tutte le informazioni di cui potrà disporre. I contenuti dovranno essere veicolati nel modo giusto e, in questa operazione di diffusione, le biblioteche dovranno ricoprire un ruolo centrale. 

Il professore Gino Roncaglia (Università degli studi della Tuscia) ha trattato uno temi chiave del nuovo sistema proposto da ICCU: “Il forte impulso alla connessione e il suo potenziale valore nel contesto scuola dove c’è un enorme bisogno di contenuti di qualità a cui potere avere facile accesso e da poter riutilizzare in chiave formativa”.

Ha chiuso gli interventi Marino Sinibaldi (Rai) ricordando il valore della biblioteca come spazio fisico, non solo virtuale e sottolineando come: “Iniziative di questo tipo svolgono un importantissimo compito di civilizzazione della rete abituando gli utenti a non affidarsi ciecamente a motori di ricerca generici, ma spingendoli a scegliere fonti certificate e di qualità”.

Comunicato stampa ICCU