Polo digitale di Napoli: demo del software metaFAD, ICCU 10 ott. 2016

03/10/2016

GruppoMeta partner tecnologico di un'iniziativa, finanziata con fondi europei, che vede come promotore il Polo Digitale di Napoli costituito dai 5 Istituti Culturali: Pio Monte della Misericordia, Cappella del Tesoro di San Gennaro, Società Napoletana di Storia Patria, Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e l' Istituto Italiano per gli Studi Storici.

I 5 Enti hanno scelto, con la cooperazione di ICCU (Istituto Per il Catalogo Unico), di condividere un progetto volto alla creazione di un unico ambiente integrato per la catalogazione e la fruizione del loro patrimonio culturale raccolto nel corso di anni, in alcuni casi, secoli. Nasce, per questa ragione, metaFAD, il software che cosente di interconnettere descrizioni ed immagini relative a beni librari, archivistici e artistici offrendo una fruizione più ricca e storicamente contestualizzata.

La piattaforma ed il portale alla base del progetto sfruttano componenti open source integrando moduli funzionali ed elementi dei software MOVIO e MOVIO App, che consentono la realizzazione di mostre digitali anche su mobile; del CMS Museo&Web; di una soluzione di Digital Asset Management (DAM) per la gestione degli oggetti digitali basata su framework Glizy, SOLR ed su un front-end realizzato in AngularJS. Tutte soluzioni tecnologiche sviluppate da GruppoMeta nell'ambito di altri progetti europei per i Beni Culturali, settore in cui l'azienda vanta un'esperienza ventennale.

Il sistema sarà, inoltre, in grado di alimentare automaticamente il Sistema Archivistico Nazionale (SAN) mentre un'integrazione con un OAI-Provider ne consentirà l’esposizione, attraverso il protocollo di comunicazione OAI-PMH, garantendo l’apertura verso tali servizi:

col MAG verso Internet Culturale, l’aggregatore che espone le collezioni digitalizzate delle biblioteche italiane e raccoglie sia metadati che oggetti digitali
con i tracciati CAT-SAN e METS-SAN verso il Sistema Archivistico Nazionale, l’aggregatore nazionale di risorse archivistiche
attraverso pacchetti di scambio standard verso il SIGEC (Sistema Informativo Generale del Catalogo), piattaforma web-based che accoglierà le schede descrittive ICCD.

Per quanto concerne i complessi archivistici, il modulo descrittivo, basato sugli standard internazionali e nazionali, è stato elaborato con la consulenza e l'assistenza dell'Istituto centrale per gli archivi (ICAR), che ha orientato il proprio contributo alla sottolineatura dell'importanza della condivisione dei dati e delle descrizioni fra i vari domini interessati (bibliografico, archivistico e artistico).

Il 10 ottobre all'ICCU ha avuto luogo una demo di presentazione con lo scopo di comunicare i contenuti tecnici e le potenzialità della piattaforma, attualmente in fase di sviluppo.